Museo di Ustica: un luogo di memoria e di verità

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Oggi voglio condividere con voi l’emozione di visitare un museo a Bologna che mi ha profondamente colpito e commosso. Si tratta del Museo per la Memoria di Ustica, dedicato alla strage del volo IH 870 avvenuta il 27 giugno 1980, in cui persero la vita 81 persone . Il museo è stato inaugurato nel 2007, grazie alla determinazione dell’Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica presieduta da Daria Bonfietti, e ospita l’installazione permanente dell’artista francese Christian Boltanski.

L’installazione è composta dai resti del DC9 ricostruito e circondato da 81 luci che si accendono e si spengono al ritmo di un respiro, 81 specchi neri che riflettono l’immagine dei visitatori, 81 altoparlanti che emettono frasi sussurrate, e 9 casse nere che contengono gli oggetti personali appartenuti alle vittime. Il tutto crea un’atmosfera suggestiva ed evocativa, che rende tangibile il dolore e la memoria di quella tragedia ancora irrisolta.

Visitare questo museo è stata un’esperienza forte e toccante, che mi ha fatto riflettere sulla fragilità della vita e sulla necessità di verità e giustizia. Vi consiglio di andare a vedere questo museo se passate da Bologna, perché è un luogo di cultura e di civiltà che merita di essere conosciuto e sostenuto.

 

 

 

 

 

Vi lascio due foto che ho scattato durante la mia visita e vi invito a visitare il sito del museo per maggiori informazioni: http://www.museomemoriaustica.it/

Ma cosa sappiamo davvero della strage di Ustica? Perché dopo 43 anni non abbiamo ancora una verità chiara e definitiva su quello che è successo quella tragica sera? Quali sono le ipotesi formulate dagli inquirenti, dai familiari delle vittime, dagli esperti e dai testimoni? Quali sono le prove a sostegno o a confutazione di queste ipotesi? Quali sono i soggetti coinvolti o interessati alla vicenda? Quali sono le responsabilità politiche, militari, giudiziarie e mediatiche?

Queste sono alcune delle domande che mi sono posto dopo aver visitato il museo e che ho cercato di approfondire con una ricerca sul web. Ho trovato molti articoli, documenti, testimonianze e opinioni che mi hanno aiutato a capire meglio questa vicenda così complessa e controversa. Vi riporto qui alcuni fatti e fonti che ho trovato interessanti, sperando che possano essere utili anche a voi.

Le principali ipotesi formulate sono due: quella del missile, secondo cui il DC9 sarebbe stato abbattuto accidentalmente o intenzionalmente da un ordigno lanciato da un aereo militare coinvolto in una battaglia aerea tra forze Nato e libiche; e quella della bomba, secondo cui il DC9 sarebbe stato fatto esplodere da un ordigno piazzato a bordo da terroristi palestinesi o da agenti dei servizi segreti .

La prima ipotesi è stata sostenuta dalla magistratura militare e civile, che ha condannato in via definitiva quattro alti ufficiali dell’Aeronautica Militare per depistaggio e omissione di atti d’ufficio, riconoscendo che il DC9 fu abbattuto da un missile di provenienza sconosciuta.

La seconda ipotesi (molto meno credibile) è stata invece sostenuta alcuni esperti militari e testimoni, che hanno messo in dubbio le prove a favore della tesi del missile e hanno evidenziato le possibili connessioni tra la strage e il terrorismo internazionale .

Entrambe le ipotesi sono state oggetto di controversie, depistaggi, menzogne e silenzi da parte di vari soggetti coinvolti o interessati alla vicenda, tra cui i servizi segreti italiani e stranieri, i governi italiani e stranieri, i militari italiani e stranieri, i terroristi palestinesi e i neofascisti italiani .

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha recentemente dichiarato che sulla strage di Ustica “una completa verità non è stata pienamente raggiunta nelle sedi proprie e questo rappresenta ancora una ferita per la sensibilità dei cittadini” e ha invitato a “non desistere” e a “ricercare i tasselli mancanti” per fare piena luce su questa tragedia.

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