Etica e responsabilità sociale nell’innovazione tecnologica per il terzo settore

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L’innovazione tecnologica è un processo continuo che ha il potenziale di apportare cambiamenti significativi nella vita di tutti i giorni, anche nel terzo settore. È chiaro che questo processo deve essere guidato da un’etica e da una responsabilità sociale che assicurino che i benefici siano distribuiti in modo equo e sostenibile.

La responsabilità sociale per il terzo settore implica la considerazione di una vasta gamma di questioni etiche. Ad esempio, la tecnologia deve essere sviluppata in modo che rispetti i valori e i diritti umani fondamentali, come la privacy, la sicurezza e la dignità umana. Senza sottovalutare che deve essere sostenibile a lungo termine, non solo per l’ambiente, ma anche per la comunità e per la società nel suo insieme.

Deve anche essere sviluppata in modo inclusivo, per garantire che non venga esclusa alcuna comunità. Ciò richiede la considerazione dei bisogni di gruppi di persone che potrebbero essere emarginati o svantaggiati a causa di fattori come il reddito, la razza, l’etnia, il genere o la disabilità. Ciò può includere l’adeguamento delle tecnologie per renderle accessibili a chi ha disabilità o l’uso di tecniche di progettazione partecipativa per coinvolgere le comunità nella fase di sviluppo.

L’etica gioca un ruolo fondamentale e richiede che le tecnologie siano sviluppate in modo tale che siano sicure, affidabili e non dannose. Necessita che siano sviluppate in modo trasparente e responsabile, con la piena partecipazione delle parti interessate, come i consumatori, i lavoratori e le comunità.

Si impone anche una riflessione sulle implicazioni morali. Significa dover considerare il loro impatto sulla dignità umana, la libertà e l’autonomia delle persone. Ad esempio, i dati raccolti devono essere utilizzati solo per scopi legittimi e le tecnologie in modo che rispettino la privacy delle persone.

 La promozione dell’uguaglianza, della giustizia sociale e dell’inclusione deve essere il pilastro su cui si basa l’innovazione, che deve essere sviluppata in modo tale da sostenere tali valori ed obiettivi,  non sostituirli.

Infine, è importante promuovere l’uguaglianza, la giustizia sociale e l’inclusione. Solo attraverso l’adozione di un’etica e di una responsabilità sociale nel processo di innovazione tecnologica, il terzo settore può sfruttare appieno i suoi  benefici e garantire un impatto positivo e duraturo sulla società.

Ma in Italia a che punto siamo?

Secondo una recente ricerca condotta su un campione di organizzazioni non profit, il 96% di esse ritiene che l’innovazione sia una necessità imprescindibile per migliorare la propria offerta di prodotti e servizi, e ottimizzare i propri processi. Tuttavia, nonostante il 73% di esse abbia avviato almeno un’iniziativa innovativa negli ultimi cinque anni, il 61% dichiara di incontrare difficoltà nel promuovere l’innovazione.

Il problema principale riguarda le resistenze interne ed esterne: il 55% degli ostacoli incontrati è dovuto alle resistenze dei dipendenti, collaboratori e volontari, mentre il 35% è attribuibile alla Pubblica Amministrazione. Inoltre, il 48% delle organizzazioni non ha strategie precise per l’innovazione e il 64% afferma di non avere risorse economiche sufficienti per investire in questo ambito.

La ricerca indica che la digitalizzazione è una sfida importante per le organizzazioni non profit, ma il 48% dei dipendenti ha competenze digitali basse, il 46% medie e solo il 6% alte. È quindi necessaria una formazione adeguata per migliorare la maturità digitale delle organizzazioni, al fine di affrontare le esigenze del contesto operativo in cui si opera.

Per favorire lo sviluppo, le organizzazioni non profit vedono nel lavoro in rete e nella condivisione di strategie e processi decisionali una spinta fondamentale. Tuttavia, sono necessari sia un sostegno concreto delle istituzioni, sia un cambio di passo degli enti del Terzo settore per migliorare la professionalizzazione delle risorse umane, la capacità di misurare gli impatti generati e l’apertura a una reale contaminazione con realtà e ambienti differenti dal proprio.

L’innovazione, l’etica e la responsabilità sociale sono una necessità imprescindibile per le organizzazioni non profit, ma è necessario superare le resistenze interne ed esterne e investire in formazione e risorse per migliorare la maturità digitale e sviluppare strategie a lungo termine per favorire lo sviluppo.

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